Strade di Silent Hill
Motel Riverside
Nowhere
Il Caliban è un mostro che appare per la prima volta come boss del Teatro Artaud in Silent Hill: Origins. Dopo la battaglia, appare frequentemente per le strade di Silent Hill, nel Motel Riverside e nel Nowhere.
Aspetto[]
Il Caliban ha le fattezze di una creatura mutilata e corrucciata. E' molto grosso e ha il passo pesante. Sembra camminare su quattro zampe, sebbene gli arti anteriori corrispondano alle braccia. Le molteplici deformità gli conferiscono un'andatura molto lenta che viene tuttavia compensata dalla massa, rendendola una creatura potente con un attacco pericoloso.
L'aspetto del Caliban trae ispirazione dal costume di un personaggio di uno spettacolo teatrale a cui Alessa Gillespie ha assistito in passato nel Teatro Artaud. Secondo il programma dell'opera, il costume è stato progettato in base allo "spirito di un bufalo, fuso con l'immagine iconica dell'antico culto locale del dio Valtiel". In un'altra nota si scopre che il suo aspetto terrorizzava Alessa, ed è probabilmente per questa ragione che è nato un mostro con queste sembianze.
La versione PSP del mostro differisce da quella per PS2 in quanto presenta la testa esposta e il corpo con dei fori sanguinanti. La versione PS2 presenta invece la testa e le gambe avvolte da bende e sono assenti i fori sul corpo.
Caratteristiche[]
Il mostro ha solo due attacchi, ma quello più letale è quello in cui atterra il giocatore con le sue zampe: questo lo rende uno dei mostri più pericolosi dell'intera serie. Tenere Travis Grady lontano dai Caliban è la scelta più saggia, ma se si ha la possibilità di sconfiggerlo è consigliabile utilizzare armi da fuoco come il fucile. Un altro metodo efficace per eliminarli consiste nel posizionarsi alle spalle e attaccare con un'arma piccola e veloce, come il cacciavite o i guanti lunari.
Simbolismo[]
Il nome "Caliban" viene dal personaggio del Calibano che appare in La Tempesta di William Shakespeare. Alessa aveva paura dei cani, e la somiglianza del personaggio all'animale portò la bambina a sviluppare una paura per esso quando lo vide apparire nello spettacolo teatrale al Teatro Artaud.
Durante l'esplorazione del teatro si possono rinvenire numerosi documenti che fanno riferimento alla creatura, tra cui un flashback audio che parte quando Travis entra in possesso della Chiave dello Stage Office. Questo è relativo a uno dei dialoghi più famosi del Calibano, e recita:
- E se l’avessi,
- Cacciala, Signor mio. L’isola è piena
- Di romori, di suoni, e d’amorose
- Melodie che rallegrano, e non danno
- Noia ad alcun. Talvolta un fragoroso
- Tuon di mille stromenti odo rombarmi
- Negli orecchi: talvolta una indistinta
- Consonanza di voci, a tal che desto
- Da lungo sonno allor allor, mi fanno
- Di novo addormentar. Ne’ sogni miei
- Veggo, o veder mi pare, aprirsi il grembo
- Delle nubi, e mostrarmi una gran copia
- Di tesori imminenti a riversarsi
- Dal ciel sul capo mio, sì che, riscosso
- Da quella dolce vision, mi sento
- Gli occhi pieni di lagrime per voglia
- Di risognar.
William Shakespeare - La Tempesta - Atto III, Scena II.
Curiosità[]
- L'aspetto del Caliban è ispirato anche a quello di Colin del film Silent Hill, che Akira Yamaoka voleva usare in un futuro titolo della serie.
- Dopo il primo incontro col Caliban, appare Alessa che dà un calcio al corpo della creatura. Questa è l'unica occasione in cui la bambina si comporta violentemente nei confronti dei mostri, e probabilmente ciò è dovuto al fatto che è davvero terrorizzata da suo aspetto.